Martina Zinni è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Dipartimento di Studi Umanistici) dove conduce una ricerca dal titolo: “Morte e sepoltura nell’Italia preromana: la necropoli di Sasso Pizzuto a Tuscania (VT)”.
Nel corso dell’anno accademico 2020-2021 è stata assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” dove ha condotto uno studio dal titolo “Ricerche sulla necropoli di Monte Abatone (Cerveteri)”.
Dal 2021 è stata nominata cultore della materia presso la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche (Università di Roma “Sapienza”), per conto della quale partecipa in qualità di responsabile di settore allo scavo di Pyrgi. È inoltre collaboratrice esterna dell’ISPC (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale-CNR) occupandosi di diversi progetti dell’Istituto in Sardegna e Tunisia.
Nel 2019 ha conseguito un dottorato di ricerca in Archeologia (curriculum Etruscologia) presso l’Università di Roma “Sapienza” con una ricerca sul vasellame in bronzo dall’agro falisco (V-III sec. a.C.).
Ha condotto, inoltre, diverse attività per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Polo Museale del Lazio e per il Deutsches Archäologisches Institut di Roma.
I suoi principali interessi scientifici sono la cultura artigianale etrusca e italica tra età arcaica e ellenistica con particolare riferimento all’Etruria Meridionale e dell’agro falisco.