MATRIX 1973-2023

SEMINAR ON THE OCCASION OF THE 50TH ANNIVERSARY OF THE ARCHAEOLOGICAL STRATIGRAPHY DIAGRAM BY EDWARD HARRIS
 


evento pubblico in presenza / in person public event
 
 
 

 

MATRIX 1973-2023

SEMINAR ON THE OCCASION OF THE 50TH ANNIVERSARY
OF THE ARCHAEOLOGICAL STRATIGRAPHY DIAGRAM BY EDWARD HARRIS
 

PROGRAM

Stefano Valentini & Guido Guarducci
co-Directors of CAMNES

Greetings
 





 

Daniele Manacorda (Introduction)
Università degli Studi di Roma III

Harris' Matrix, half a century later 
Our lives as archaeologists would have been different if a young British archaeologist, Edward C. Harris, had not one day decided to simplify his life by inventing a tool, which in a short time simplified it for all of us - after 50 years we still say thank you to him. 
 
Il Matrix di Harris, mezzo secolo dopo 
La nostra vita di archeologi sarebbe stata diversa se un giovane archeologo britannico, Edward C. Harris, non avesse deciso un giorno di semplificarsi la vita inventando uno strumento, che in breve tempo l’ha semplificata a tutti noi- Dopo 50 anni gli diciamo ancora grazie. 
 


Paolo Liverani (chair)
Università degli Studi di Firenze
 
From the stratigraphy of the site to the stratigraphy of the city
Fifty years ago, Edward Harris proposed a model for formalising and standardising the collection of stratigraphic data from an archaeological excavation. Today, several topics are attracting the attention of the scientific community for reflection aimed at extending the applications of the stratigraphic method: the most important are the study of architectural structures and, with a leap in scale, the study of urban complexes or large parts of them. On this last point, some reflections can be developed starting from a data management tool in the field of urban archaeology implemented by the University of Florence within the Rome Transformed project.
 
Dalla stratigrafia del sito alla stratigrafia della città
Cinquant’anni fa Edward Harris propose un modello che permise di formalizzare e standardizzare la registrazione dei dati stratigrafici di uno scavo archeologico. Oggi diversi temi attirano l’attenzione della comunità scientifica per una riflessione che mira a estendere le applicazioni del metodo stratigrafico: i principali sono l’esame delle strutture architettoniche e – con un salto di scala – l’esame di complessi urbani o di ampie porzioni di essi. Su quest’ultimo punto si può sviluppare qualche riflessione a partire da uno strumento di gestione dei dati nell’ambito dell’archeologia urbana realizzato dall’Università di Firenze nell’ambito del progetto “Rome Transformed”.
 


Federico Cantini
Università degli Studi di Pisa
 
Harris, Darwin and the evolution of archaeological thinking
The introduction, in 1973, and dissemination of Harris' Matrix were a revolution especially in archaeological practice and in archaeological thinking. The protagonists of the research were no longer art objects and monuments, but the stratigraphic sequence, with its physical relationships and temporal succession. In this way archaeology definitely moved away from antiquarian research and became history. Adopting Harris' Matrix represented a Darwinian "advantageous mutation," that allowed to investigate complex sites, having a perfect tool not only for the management of large masses of data, but also for their interpretation. The archaeological excavations of the University of Pisa are, today, an opportunity to use Harris' teaching and pass it on to the archaeologists of the future.
 
Harris, Darwin e l’evoluzione del pensiero archeologico
L’introduzione, nel 1973, e la diffusione del Matrix di Harris ha rappresentato una rivoluzione soprattutto nel modo di fare archeologia e nel pensiero archeologico. I veri protagonisti della ricerca non furono più le opere d’arte e i monumenti, ma la sequenza stratigrafica, con i suoi rapporti fisici e la sua successione temporale. In questo modo l’archeologia si allontanò definitivamente dalla ricerca antiquaria e divenne storia. Adottare il Matrix di Harris ha rappresentato una darwiniana “mutazione vantaggiosa”, che ha consentito di indagare siti complessi e pluristratificati, avendo a disposizione uno strumento perfetto non solo per la gestione di grandi moli di dati, ma anche per la loro interpretazione. I grandi scavi dell’Università di Pisa sono oggi l’occasione per mettere a frutto l’insegnamento di Harris e delle aule a cielo aperto dove trasmettere ai futuri archeologi quello stesso insegnamento.
 


Elisabetta Giorgi
Università degli Studi di Siena
 
Seeing, teaching and being archaeological interfaces
The interfaces, understood here as the surfaces of layers that we learn to recognize in stratification when studying to become archaeologists, are not just contact surfaces between two different formations, but can be conceived as conceptual spaces where discontinuity and diversity are recognized as values. Based on this premise, archaeologists themselves are also interfaces whenever they serve as the point of contact between people from the past and those of the present, distant in time, but with distinguishable characteristics, much like two layers of soil.
 
Riconoscere, insegnare ed essere interfacce archeologiche
Le interfacce, qui intese come le superfici degli strati, che impariamo a riconoscere nella stratificazione quando studiamo per diventare archeologi non sono soltanto delle superfici di contatto tra due formazioni diverse, ma possono essere concepite come spazi concettuali dove la discontinuità e la diversità sono riconosciute come valori. Proprio a partire da questo presupposto, sono interfacce anche gli archeologi stessi, ogni volta che funzionano come il punto di contatto tra gli uomini del passato e quelli del presente, lontani nel tempo, ma con caratteristiche distinguibili, proprio come due strati di terra.
 


Michele Nucciotti
Università degli Studi di Firenze
 
Stratigraphy and urban environments, Harris’ Matrix and Millennium Square Diagram
In Italy, medieval archaeologists understood the importance of stratigraphic archaeology and the Harris Matrix early on, promoting its use (and philosophy) since the 1970s. Starting in the 1990s, the use of the Matrix also extended to the study of architectural chronologies, giving rise to a significant cultural movement that led to the establishment of the first specialized journal "Archaeology of Architecture" in 1996. More recently, new approaches are being experimented with, combining chronological models and time intervals in search of a synthesis in describing urban stratification. An example of these experiments is the "Millennium Square Diagram," developed by the University of Florence within the framework of the JPI Deep Cities project.
 
Stratigrafia e contesti urbani, il Matrix di Harris e il Millennium Square Diagram
In Italia, gli archeologi medievisti hanno compreso precocemente l'importanza dell'archeologia stratigrafica e del Matrix di Harris, promuovendone l'uso (e la filosofia) sin dagli anni ‘70. A partire dagli anni '90, l'impiego del Matrix si è esteso anche allo studio delle cronologie architettoniche, dando vita a un movimento culturale significativo; che ha portato alla nascita della prima rivista specializzata "Archeologia dell'Architettura" nel 1996. Più recentemente, si stanno sperimentando nuovi approcci che combinano modelli cronologici e intervalli temporali, alla ricerca di una sintesi nella descrizione della stratificazione urbana. Un esempio di queste sperimentazioni è il "Millennium Square Diagram," sviluppato dall'Università di Firenze nel contesto del progetto JPI Deep Cities.
 


Wolfgang Neubauer
Ludwig Boltzmann Institute for Archaeological Prospection and Virtual Archaeology – Vienna
 
Stratigraphic theory – an update
The development of a new Harris Matrix Composer software, which combines a stratigraphic sequence with an interval-based temporal model, demanded a review and update on stratigraphic theory. The theoretical concepts are the backbone for a comprehensive deduction of a universally applicable algorithm for stratigraphic excavation and respective complete digital documentation of all deposits and surfaces.
 
Teoria stratigrafica: un aggiornamento
Lo sviluppo di un nuovo software, Harris Matrix Composer, che combina una sequenza stratigrafica con un modello temporale basato su intervalli, ha richiesto una revisione e un aggiornamento della teoria stratigrafica. I concetti teorici costituiscono la spina dorsale per una piena deduzione di un algoritmo universalmente applicabile per lo scavo stratigrafico e la rispettiva documentazione digitale, completa di tutti gli strati e le superfici.
 


Edward Harris
Creator of the Harris Matrix (1973) and author of the book Principles of Archaeological Stratigraphy (1979)
 
The Search for the Stratigraphic Sequence
Harris will introduce the concept that the perhaps unconscious search for the "Stratigraphic Sequence" in archaeology culminated in its first stage with the invention of the Harris Matrix fifty years ago.
 
La ricerca della Sequenza Stratigrafica
Harris introdurrà il concetto che, forse inconsciamente, la ricerca della “Sequenza Stratigrafica” in archeologia culminò nella sua prima fase, con l'invenzione del Matrix di Harris cinquant'anni fa.
 

 

Discussion with the students
 


Edward Harris holding the silver cerimonial trowel awarded at the end of the event with the directors of CAMNES, Stefano Valentini and Guido Guarducci

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